Torneo di calcio a Rebibbia tra detenuti, agenti e magistrati. «Confronti senza barriere» è il triangolare promosso dalla Casa circondariale e organizzato dalle associazioni Gruppo Idee e Love Cup. A fare il tifo, questa mattina al campo esterno di Rebibbia, il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Giuseppe Cangemi, il direttore di Rebibbia Nuovo Complesso Rossella Santoro, il Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia e il comandante degli agenti di Polizia penitenziaria Luigi Ardini.
In campo, dirette dall'arbitro federale e agente di polizia penitenziaria Vincenzo Sangiomo, la Nazionale Rebibbia, formata da detenuti e agenti di polizia penitenziaria allenati dal sostituto Commissario coordinatore polizia penitenziaria Luigi Giannelli; magistrati e avvocati della Rappresentativa Magistrati Italiani, guidata dal presidente Luca Palamara, e la Love Cup, con in squadra dj, proprietari di locali e forze dell'ordine. Love Cup, guidata da Alex Bucci e Marcello Cuicchi, insieme a Gruppo Idee porta il calcio in tour nelle carceri per contribuire alla rieducazione dei detenuti attraverso lo sport.
«Il sostegno alle carceri del nostro territorio passa anche attraverso la pratica sportiva - ha detto Cangemi salutando le formazioni in campo - il triangolare di calcio a Rebibbia dimostra ancora una volta la forte valenza sociale dello sport che, come istituzione, dobbiamo incoraggiare e supportare. A cominciare dalla manutenzione del campo di calcio di Rebibbia, non proprio in condizioni ottimali, per il quale solleciterò un intervento con l'assestamento di bilancio a giugno». Prima del calcio d'inizio, dato dall'attrice Raffaella Camarda, madrina dell'evento, le formazioni si sono raccolte in un minuto di silenzio in memoria dell'agente di Polizia penitenziaria Raffaele Cinotti, ucciso il 7 aprile 1981, al quale è stato dedicato il triangolare terminato con la vittoria della formazione Nazionale Rebibbia.
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