Suicidi nel carcere di Trento: l'' osservatorio promuove un piano di prevenzione
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Suicidi nel carcere di Trento: l'' osservatorio promuove un piano di prevenzione  

19/04/2019 


Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria ha incaricato il Gruppo di lavoro interistituzionale che ha competenza sul carcere di Spini a Trento, di redigere un piano provinciale di prevenzione dei suicidi. Ne dà notizia la Giunta provinciale che ha approvato le linee d’indirizzo predisposte dal Gruppo di lavoro sulla base delle quali verrà poi elaborato il piano di prevenzione del rischio suicidario.

Il suicidio è la causa più comune di morte nelle carceri, con una percentuale tra 15 e 18 volte più frequente nella popolazione detenuta rispetto a quella generale. Nel corso del 2017 i casi di suicidio registrati all’interno delle prigioni italiane sono stati 48, a fronte dei 39 segnalati nell’anno precedente. Negli anni dal 2011 al 2018 nella casa circondariale di Trento si sono verificati 7 casi di suicidio, di cui due nel 2018.

Saranno inclusi nel Piano gli enti, istituzioni e associazioni, che hanno la finalità generale di migliorare la salute, il benessere e il clima generale e di contrastare le pratiche "deresponsabilizzanti e infantilizzanti che possono indurre a una sensazione di impotenza e umiliazione nelle persone detenute e rappresentare un fattore di rischio non solo per comportamenti autolesivi ma anche per la radicalizzazione islamista", come si legge nella nota.

Saranno dunque incentivate tutte quelle misure che permettono al detenuto di mantenere rapporti familiari ed amicali "per incrementare i contatti con il mondo esterno". Saranno incluse azioni per sostenere il tentativo di smettere di fumare, per praticare sufficiente attività fisica e di alimentarsi in maniera sana. Saranno oggetto di particolare attenzione le situazioni "potenzialmente stressanti": l'ingresso in carcere, i trasferimenti, i colloqui, i processi, e più in generale la vita all'interno della sezione.

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