Rudi Guede potrebbe chiedere di uscire dal carcere in affidamento: condannato per l''omicidio Meredith Kercher
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Rudi Guede potrebbe chiedere di uscire dal carcere in affidamento: condannato per l''omicidio Meredith Kercher   

05/11/2018 


Rudy Guede potrebbe ottenere l’affidamento in prova ai servizi sociali. “Ha maturato i requisiti a settembre, ne abbiamo parlato ma non abbiamo avanzato ancora nessuna richiesta”. Lo spiega il suo legale, l’avvocato Fabrizio Ballarini del foro di Viterbo. E nel carcere di Viterbo il 32enne ivoriano sta scontando, in via definitiva, 16 anni di reclusione per omicidio in concorso e violenza sessuale. Vittima Meredith Kercher, la studentessa inglese trovata morta in casa a Perugia, dove si trovava in Erasmus, il primo novembre di 11 anni fa.

“A settembre – sottolinea l’avvocato Ballarini – Rudy Guede ha maturato i requisiti per poter chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali e uscire dal carcere. Ovviamente di questa possibilità ne abbiamo parlato e discusso, ma al momento non abbiamo avanzato alcuna istanza. Anche perché l’iter per poter ottenere questo alleggerimento della misura restrittiva è abbastanza laborioso”.

Da novembre dello scorso anno l’ivoriano, unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher e detenuto a Mammagialla da una decina di anni, sta lavorando all’esterno del carcere presso il Centro per gli studi criminologici di piazza San Francesco. Un tirocinio, che lo tiene occupato cinque pomeriggi alla settimana per quattro ore al giorno, dalla durata di un anno e legato alla conclusione del suo percorso di laurea in lettere all’università di Roma Tre. “Ora, a ridosso della scadenza dei dodici mesi, desideriamo ottenere il rinnovo del lavoro esterno al carcere – dice l’avvocato Ballarini -. Guede lavora nella biblioteca del Centro per gli studi criminologici, dove si trova molto bene”.

L’ivoriano è stato condannato lungo un percorso giudiziario che ha visto coinvolti anche Raffaele Sollecito e Amanda Knox, poi assolti in via definitiva. Ha chiesto la revisione del processo, ma è stata respinta sia dalla corte d’appello di Firenze che dalla Cassazione. Ha avuto accesso anche a diversi permessi premio, passati nella sede del Gavac di Viterbo e a Perugia nell’abitazione della famiglia della maestra Ivana che gli è sempre rimasta vicina durante gli anni del carcere. Uno dei primi permessi premio ha consentito a Guede di cenare in un ristorante del centro storico di Viterbo.

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