Mercoledì 13 febbraio i Radicali per il Mezzogiorno Europeo e gli Ex detenuti organizzati di Napoli (Ex Don) daranno vita a un sit-in all’esterno di Palazzo San Giacomo.
La manifestazione, che inizierà alle 9:30, è stata indetta nel giorno in cui approderà in consiglio comunale la questione relativa all’istituzione del garante dei detenuti della Città Metropolitana di Napoli. Una battaglia che ha visto Radicali ed ex detenuti in prima linea tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 (iniziativa propedeutica alla delibera di giunta in materia dello scorso agosto) con una raccolta firme all’esterno, in particolare, del carcere di Poggioreale e che adesso arriva nei palazzi istituzionali. Il garante cittadino, nelle intenzioni dei proponenti, andrebbe ad affiancare quello regionale in una città come Napoli che, da sola, conta circa 3500 ristretti nelle carceri di Poggioreale, Secondigliano, Pozzuoli e Nisida. Tale figura è inoltre già esistente in altre città (come Roma, Cagliari e Reggio Calabria) alcune delle quali con minori criticità rispetto al capoluogo campano. A Napoli, ad esempio, nel solo carcere di Poggioreale sono ristretti 2204 detenuti (dato al 31 gennaio) in 1565 posti disponibili. Nel 2018 in questo carcere si sono verificati cinque suicidi, con inoltre un ultimo tentativo di gesto estremo posto in essere da un ristretto, risalente a pochi giorni fa.
L’avvocato Raffaele Minieri, membro del comitato nazionale di Radicali Italiani ed esponente di spicco dei Radicali per il Mezzogiorno Europeo, è stato l’ideatore della proposta del garante dei detenuti per la Città Metropolitana di Napoli.
Con queste parole Minieri ha presentato il sit-in di mercoledì prossimo e ha spiegato le ragioni per cui è necessario procedere all’istituzione del garante cittadino: “La prima discussione sul garante cittadino dei detenuti era prevista per il 29 gennaio, cioè a distanza di quasi sei mesi dalla proposta dell’assessore (quello alle politiche sociali, Roberta Gaeta). Come Radicali Italiani e Radicali per il Mezzogiorno Europeo riteniamo che l’istituzione non solo sia necessaria ma anche urgente visto il sovraffollamento enorme e la gravità della situazione. La dignità degli esseri umani detenuti e degli stessi agenti della penitenziaria non può essere violata per alcuna ragione. Speriamo che il consiglio decida nel più breve tempo possibile e vigileremo affinché ciò avvenga. Non vogliamo correre il rischio che la questione venga dimenticata o considerata secondaria, perché è di centrale importanza per il rientro nella legalità del sistema penitenziario”.
Coi Radicali per il Mezzogiorno Europeo saranno in piazza all’esterno del Municipio partenopeo, anche gli ex detenuti organizzati di Napoli.
A proposito del sit-in e sul garante dei carcerati napoletani si è così espresso il leader degli ex detenuti napoletani, Pietro Ioia: “Come presidente dell’associazione Ex detenuti organizzati di Napoli, dico chiaramente che la figura del garante cittadino ci vuole assolutamente. Specialmente qui a Napoli dove abbiamo il carcere più affollato d’Europa. Noi abbiamo Poggioreale con oltre 2200 detenuti, abbiamo Secondigliano che è anch’esso affollato. Se un garante cittadino non si fa a Napoli, dove si dovrebbe fare? Dobbiamo impegnarci per far sì che questa figura venga istituita al più presto perché qui abbiamo il peggior carcere d’Europa. Il garante insomma ci vuole, anche se non sarà Pietro Ioia ma sarà un’altra persona l’importante è che questa figura sia creata. Qui i familiari dei detenuti abbondano, non hanno notizie sui loro cari e un garante cittadino può essere utile anche per aiutare i familiari in questo senso come spesso capita a me di fare. Mercoledì parteciperemo al sit-in all’esterno di Palazzo San Giacomo per far capire che vogliamo il garante cittadino dei detenuti e lo vogliamo a tutti i costi”. La nota è di Fabrizio Ferrante.
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