Nel carcere di Parma una lavanderia industriale per dare lavoro a 16 detenuti
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Nel carcere di Parma una lavanderia industriale per dare lavoro a 16 detenuti  

26/12/2016 


Metti un insieme di aziende profit, una fondazione è un’amministrazione penitenziaria con la voglia di costruire e incentivare un rapporto diretto con il proprio territorio, donando una seconda possibilità (e una seconda vita) ai propri detenuti. Ne verrà fuori un progetto con un’idea semplice, ma che pensa in grande. Soprattutto perché conta su una rete variegata di attori, sulla costituzione di una nuova società e sull’idea che fare impresa in carcere sia possibile.

«Un passaggio storico: per il nostro carcere questa è una bellissima novità». Roberto Cavalieri, Garante dei detenuti del Comune di Parma, presenta così il nuovo progetto all’interno del carcere, un’iniziativa in cui tutti i protagonisti sono uniti da un unico obiettivo: offrire lavoro a 16 detenuti entro il prossimo anno.

“Sprigioniamo lavoro” è il nome del progetto. Cinque aziende (Gruppo Genis Proges, la cooperativa sociale Biricca, GSC Srl, Multiservice società cooperativa, Bowe 2014 srls) daranno vita ad una nuova realtà, la Newco, che si occuperà della gestione di una lavanderia all’interno del penitenziario.

Una delle maggiori novità è dettata dal fatto che 6 dipendenti delle aziende coinvolte cambieranno la loro sede lavorativa per portarla all’interno del carcere.
Gli obiettivi dichiarati sono ambiziosi: saranno lavorati 14 mila chili di biancheria a settimana per strutture alberghiere e sanitarie. Determinante per la riuscita del progetto sarà il contributo di Fondazione Cariparma, che si è impegnata a sostenere le spese per i macchinari industriali e l’adeguamento degli impianti energetici.
Da parte sua, la Newco si farà carico dei costi di tirocinio formativo dei detenuti coinvolti. E non solo, perché nel futuro sono previsti altri interventi, altri progetti, altre occasioni di lavoro.

«Le persone del Carcere di Parma sono state dimenticate per tanto tempo – conclude Cavalieri -, questa è una buona occasione per iniziare a pensare anche a loro».