Una nuova palestra, nuovi attrezzi, pesi, cyclette e tapis roulant per i 215 detenuti del carcere di massima sicurezza di Quarto d'Asti che ora hanno una palestra completamente ristrutturata.
E' stata inaugurata il 27 maggio dal direttore, Francesca Daquino ed erano presenti anche il prefetto di Asti, Alfonso Terribile, il questore di Asti, Alessandra Faranda Cordella, il comandante provinciale dei Carabinieri Pierantonio Breda, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabio Canziani, il sindaco di Asti Maurizio Rasero con l’assessore Mariangela Cotto e la garante dei detenuti Paola Ferlauto.
"La nuova sala - ha detto Daquino - è stata ristrutturata con il contributo della società civile, grazie al volontariato e al Comune di Asti". Tra le attività collaterali che svolgono i detenuti, invece, c'è la digitalizzazione, prima delle licenze di edilizia e oggi le delibere comunali, grazie all'associazione Effatà.
Tutto è partito da una visita di tutti i consiglieri comunali organizzata dall’assessore Mariangela Cotto alla casa di reclusione, durante la quale è stato possibile rilevare il pessimo stato del locale adibito a palestra per i detenuti, con il pavimento che, causa infiltrazioni d’acqua, si stava sollevando e gli attrezzi per fare esercizi in pessimo stato.
Ad interessarsi del problema è stato il consigliere Beppe Passarino, che già svolgeva attività di volontariato nel carcere, che ha coinvolto l’associazione Effatà, una delle realtà che da diversi anni collabora con la casa di reclusione astigiana. Grazie all’associazione di volontariato, oggi rappresentata da Maria Bagnadentro, è stato possibile trovare i fondi per finanziare la ristrutturazione.