Il buco - regia di Galder Gaztelu-Urritia
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Il buco - regia di Galder Gaztelu-Urritia  

17/06/2020 


I reclusi della prigione verticale sotterranea hanno come unico scopo mangiare, impresa non facile dato il criterio di distribuzione del cibo, adeguato alla morfologia dell'edificio . Al piano zero, situato in cima alla struttura, raffinatissimi cuochi preparano piatti succulenti ed elaborati  che , tramite una piattaforma mobile collocata all'interno del !buco",una gigantesca apertura  viene passato ai piani inferiori. In tutto 200 livelli che ospitano ognuno due persone. Durante la discesa il cibo diminuisce ei prigionieri dei piani inferiori  hanno la possibilità di mangiare, entro pochi minuti, gli avanzi di chi sta ai piani superiori. Evidente che chi sta più in basso non ha nessuna possibilità di sopravvivenza, considerato anche che periodicamente i eclusi vengono spostati di piano.

Film controverso, ma già cult per gli amanti del genere, che utilizza una metafora fin troppo articolata per denunciare vizi attuali e forse eterni del mondo e dell'umanità. Nell'ordine: scelleratezze della catena alimentare in un pianeta  diviso trai pochi che sprecano e i tanti che muoiono di fame, avidità e natura intrinsecamente malvagia dell'uomo, potere sadico, controllante e occulto.
Il pessimismo attribuito al regista non sembra del tutto meritato: infatti il protagonista Goreng diviene leader di una rivoluzione che, come succede spesso nelle rivoluzioni, ha la caratteristica di voler perseguire la solidarietà in un mare di sangue. Ci riuscirà? Forse, anche se il suo ispiratore letterario è Don Chisciotte...
(ab)
 
 

 

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