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Iaquinta: temo per la salute di mio padre detenuto a Voghera
09/04/2020
Vincenzo Iaquinta, ex attaccante della Juventus, sta continuando a battersi per suo padre Giuseppe che si trova agli arresti nel carcere di Voghera dove dovrà scontare una condanna di 19 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito del processo "Aemilia" che indagava gli affari della 'Ndrangheta in Emilia Romagna.Inizialmente coinvolto anche in prima persona, il calciatoreè stato poi prosciolto e continua a professare l'innocenza anche del padre Giuseppe, condannato a 19 anni.
In questi giorni Vincenzo si è dichiarato sui social preoccupato per il genitore recluso nel carcere di Voghera .L'ex campione del mondo con l'Italia di Marcello Lippi nel 2006, e ha voluto evidenziare come nell'istituto penitenziario sia impossibile rispettare le distanze di sicurezza previste dalle legge. Il calciatore ' ha postato la piantina del carcere su Instagram scagliandosi contro le istituzioni e chiedendo spiegazioni in merito: "Partendo dal presupposto che mio padre è innocente, questo è un disegno di una cella del carcere di Voghera. Come si fa a mantenere la distanza di sicurezza?", il tutto corredato con tanto di tag al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Nel disegno in questione Iaquinta ha addirittura inserito le varie distanze tra i posti letto, i posti a tavola che pare siano tutte inferiori al metro richiesto per legge e che tutti i cittadini dovranno rispettare da qui ai prossimi mesi per via della pandemia da coronavirus.