E' stato scarcerato per decorrenza dei termini, Graziano Mesina, ex primula rossa del banditismo sardo. L’uomo era ristretto nel carcere a Nuoro per traffico internazionale di droga.
Le ragioni della sua scarcereazione sono di carattere “tecnico” (come riferisce il sito ilprimatonazionale.it): le motivazioni della sentenza d’appello non sono ancora state depositate. In questo modo sono decaduti i vincoli della misura cautelare. Mesina era stato arrestato 6 anni poiché ritenuto a capo dell’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga. In appello, Mesina è stato condannato a 30 anni. Nel 2016, nuovamente arrestato, si era visto negare la grazia.
Evasioni e grazie
Mesina è già fuori dal penitenziario di Badu ‘e Carros. Con lui i suoi due legali, Maria Luisa Venier e Beatrice Goddi. Mesina, detto Grazianeddu, torna in libertà all’età di 77 anni. Nel 2004 gli fu concessa la grazia dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Mesina è uno dei principali esponenti del banditismo sardo dello scorso secolo, nonché protagonista adi innumerevoli ed eclatanti evasioni. Al processo d’appello a Cagliari, quello che nel 2018 lo ha visto condannato a trenta anni, si era dichiarato innocente. “Quando ho commesso reati me ne sono sempre fatto carico e non sono mai stato capo neppure negli anni Sessanta. Ma dopo la grazia non ho mai fatto nulla di ciò di cui vengo accusato“, avrebbe detto.
“Finalmente respiro”
Ora, invece, dice: “Finalmente respiro l’aria del mio paese. Sono felicissimo, non me lo aspettavo”. “È tutto cambiato in sei anni” aggiunge in una dichiarazione all’Ansa. “Stavo andando alla vecchia caserma, anche quella è nuova” ha detto sorridente. Qui dovrà espletare il suo obbligo di firma giornaliero.