Garante detenuti dell''Abruzzo accompagna la figlia del boss della camorra per l''ultimo incontro senza vetro divisorio
Home > GARANTI

 

GARANTI

Garante detenuti dell''Abruzzo accompagna la figlia del boss della camorra per l''ultimo incontro senza vetro divisorio  

17/08/2019 


Un boss della camorra che deve scontare il carcere a vita in regime di 41 bis, ha incontrato per l'ultima volta, fisicamente, sua figlia che nei prossimi giorni compirà 12 anni, età che le impedirà, per legge, di vedere il padre se non con la barriera di un vetro e parlando ad un microfono: è stato questo il momento piu' importante della visita nel carcere di massima sicurezza "Le Costarelle" di Preturo, frazione del comune dell'Aquila, da parte del garante dei detenuti della Regione Abruzzo, Gianmarco Cifaldi, sociologo e criminologo, oltre che docente dell'Università D'Annunzio di Chieti-Pescara. Insieme a lui, l'assessore regionale al Bilancio e al Personale Guido Quintino Liris, che, come ha sottolineato lo stesso Cifaldi, è' stato prezioso in particolare nella sua veste di dirigente medico. L'ultimo incontro tra il boss e sua figlia si è consumato in seguito all'impegno del neo garante, eletto dal Consiglio regionale nella seduta del 24 luglio scorsi, dopo oltre cinque anni di tentativi della precedente amministrazione di centrosinistra. 

"L'affettività è uno dei principi che ispirano il mio mandato infatti sono convinto che le colpe dei padri non debba ricadere sui figli - spiega il professore. Il garante ha visitato l'intero carcere, in particolare la sezione riservata ai detenuti in regime di 41 bis dove sono recluse 120 persone, su una capienza di 80. Nel corso della visita sono state state riscontrate diverse criticità che saranno oggetto di una relazione che sarà consegnata al Consiglio regionale e agli altri organi competenti, quali ad esempio Asl e Dipartimento amministrazione penitenziaria, per individuare un piano per migliorare le condizioni carcerarie. "Ci tengo a sottolineare che l'Ufficio del Garante, come consuetudine, prima di una ispezione informa ed invita il Consiglio regionale, in questo caso la presenza dell'assessore Liris è stata importante per il suo significato tecnico-politico in quanto dirigente sanitario della Asl dell'Aquila'', afferma Cifaldi.

Nel merito della visita, nel carcere aquilano c'è un importante sovraffollamento. Inoltre, sono emerse anche altri criticità relative in particolare alle insufficienti aree ricreative e agli spazi all'aperto, come già sottolineato da una precedente ispezione del professor Mauro Palma, garante nazionale. Poi, c'è sicuramente da migliorare la condizione dell'area sanitaria e degli stessi operatori sanitari". 

Cifaldi ha avuto numerosi colloqui con detenuti in regime di 41 bis, anche con uno dei responsabili degli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino. Anche in questo caso, sono state registrate "lamentele in primo luogo relative al fatto che la cella oltre alle sbarre ha una ulteriore griglia metallica che impedisce una corretta circolazione dell'aria in celle che devo dire sono 'sufficientemente decenti'". Il garante ha anche visitato la sezione riservata ai cosiddetti detenuti comuni che "pagati regolarmente" lavorano all'interno della struttura nel campo della ristorazione e della pulizia dei vari settori. Liris, dal canto suo, ha spiegato che "nonostante sia un sostenitore della certezza della pena e delle responsabilità delle azioni, tuttavia le condizioni carcerarie, anche quelle piu' dure, non si deve perdere di vista il diritto alla salute". "Insieme al garante, che ringrazio per il suo impegno, abbiamo constatato che si deve intervenire partendo dalle Infrastrutture sanitarie, che dipendono dall'amministrazione della giustizia, sugli operatori che invece sono gestiti dall'azienda sanitaria. E' stata una esperienza psicologicamente impattante ma che è servita per conoscere meglio uno spaccato delicato e complesso della nostra società".