L'ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando, in una lettera aperta a Matteo Salvini e Giorgia Meloni pubblicata sull'Huffington post, ha lanciato un appello per cercare di risolvere l'ermergenza covid-19 nelle carceri:
"Credo che sia necessario mettere da parte su questo come su altri punti le nostre legittime aspirazioni e riconsiderare le nostre convinzioni più radicate alla luce di ciò che sta avvenendo" e aprire dunque, rapidamente una discussione sul carcere che tenga conto di questa fase e non ricalchi il copione di questi anni, è assolutamente necessario, vi ringrazio se soltanto vorrete prendere seriamente in considerazione questa possibilità".
"Il virus non colpisce solo gli incensurati ed è evidente che in un circuito penitenziario nel quale dovrebbero stare circa 45.000 e nel quale, attualmente, sono recluse più di 60.000 persone, la possibilità di realizzare il distanziamento sociale è una barzelletta di pessimo gusto", scrive il vice segretario del Pd sottolineando: "Adesso la questione si pone su un altro piano. Il mancato distanziamento sociale dietro le sbarre può fare del carcere una vera e propria bomba epidemiologica".
Ogni giorno dagli istituti penitenziari escono ed entrano migliaia di persone. In primo luogo le donne e gli uomini della polizia penitenziaria, e con loro, un numero significativo di medici, infermieri, educatori, tecnici e dirigenti penitenziari. Il contagio non resterebbe chiuso tra le mura. E potremmo cosi' trovarci, superato il picco della diffusione del virus nel Paese, a fare i conti con un ritorno di fiamma provocato proprio dal carcere trasformato in un enorme focolaio".
"Se non sono sufficienti, dunque, i richiami al senso di umanità che pure non penso vi siano indifferenti, faccio appello al vostro indubitabile attaccamento al nostro Paese già troppo gravato da ipoteche e angosce. Peraltro il primo provvedimento deflattivo per far fronte al sovraffollamento, in condizioni assai meno drammatiche, di quelle attuali, fu varato meritoriamente da un esecutivo sostenuto dalle forze politiche che attualmente guidate - sottolinea -. Le timide norme contenute nel decreto in conversione alle Camere credo riescano in modo soltanto parziale a ridurre i pericoli che ho paventato, eppure anche quelle, hanno già suscitato da parte vostra durissime polemiche. Sono consapevole che il tema si presta a fraintendimenti e strumentalizzazioni e a dire il vero affrontarlo in modo razionale non è mai fonte di consenso. Eppure credo che sia necessario mettere da parte su questo come su altri punti le nostre legittime aspirazioni e riconsiderare le nostre convinzioni più radicate alla luce di ciò che sta avvenendo".
"Questo sacrificio non è richiesto soltanto a voi - conclude -. Tutte le forze politiche sono chiamate a ridiscutersi e a rivedere molte delle loro parole d'ordine. Credo che l'interesse della nostra comunità lo giustifichi ampiamente. Aprire dunque, rapidamente una discussione sul carcere che tenga conto di questa fase e nonricalchi il copione di questi anni, è assolutamente necessario, vi ringrazio se soltanto vorrete prendere seriamente in considerazione questa possibilità".