Europa Comitato prevenzione tortura su coronavirus: provvedimenti restrittivi sui detenuti devono essere limitati nel tempo e maggiori misure alternative
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Europa Comitato prevenzione tortura su coronavirus: provvedimenti restrittivi sui detenuti devono essere limitati nel tempo e maggiori misure alternative  

21/03/2020 


"Qualsiasi misura restrittiva presa nei confronti dei detenuti per prevenire il diffondersi del coronavirus deve essere basata sulla legge, essere necessaria, proporzionata, limitata nel tempo, e deve rispettare la dignità umana". Lo afferma il Cpt, comitato anti-tortura del Consiglio d'Europa, nell'elencare i principi che gli Stati devono seguire durante la pandemia nelle carceri, ma anche nelle stazioni di polizia, nei centri di detenzione per migranti, ospedali psichiatrici, case di cura e nelle zone create per isolare chi è in quarantena.

"Visto che i contatti personali facilitano il contagio", il Cpt domanda agli Stati "di fare tutti gli sforzi necessari per ricorrere a misure alternative alla privazione della libertà". Per quanto riguarda in particolare le carceri, il Cpt afferma che, "mentre è legittimo e ragionevole sospendere le attività non essenziali, ai detenuti deve essere garantito di poter mantenere un adeguato livello di igiene personale, e il diritto ad accedere quotidianamente agli spazi esterni". Inoltre "qualsiasi restrizione dei contatti col mondo esterno, incluse le visite, deve essere compensata con un maggiore accesso a telefonate e comunicazioni via internet".

Infine il Cpt chiede alle autorità penitenziarie di prestare particolare attenzione "ai bisogni dei detenuti più' vulnerabili - anziani e persone con problemi di salute - e di fornire a tutti in questo periodo maggiore sostegno psicologico".