CULTURA
Da San Vittore alla Chinatown milanese le voci delle detenute attrici
26/09/2020
"E’ tornata la vita cancellare tutte le domande. Le incertezze. E’ tornata la vita a darci grandi risposte. Una su tutte. Niente è impossibile se lotti col cuore. Alza gli occhi e guardalo. E’ tornato il sole. E con lui anche noi. Non si può fermare l’alba. Non si può fermare la vita. Perché il dolore. La rabbia. La paura. L’impotenza. Non possono durare per sempre…”
Sono alcuni versi di “Life”,di Elena Pilan, parte dello spettacolo "Voci di dentro" a cura di Donatella Massimilla, pioniera del teatro –carcere al femminile con il suo laboratorio CETEC nella casa circondariale di San Vittore. Uno spettacolo scritto a distanza durante il lockdown grazie a telefonate autorizzate da dentro a fuori il carcere e videochiamate con Elena Pilan oggi, dopo una formazione artistica oltre che un percorso personale, pronta ad affrontare anche le scene “libere”. “Presto Elena uscirà in articolo 21 per lavorare con noi – tiene a sottolineare Donatella Massimilla –E’ ora che anche in carcere il teatro sia consideratoun lavoro. In fondo è accaduto con Salvatore Striano, interprete di Cesare deve morire,ora attore affermato. Perché non potrebbe accadere con una donna ?“
“Voci dentro”ha debuttato venerdì 25 settembre a Milano, nel cortile di una casa di ringhiera di Via Fra Paolo Sarpi, cuore della Chinatown meneghina. Ad assistervi, dalle ringhiere, un pubblico “accogliente e partecipante –racconta la regista – composto in gran parte da donne di tutte le età, anche da novantenni che hanno fatto la Resistenza”.In scena con Elena e Donatella anche Gilberta Crispino e il finarmonicista Gianpietro Marrazza, da sempre artisti anima del CETEC.
Particolarmente suggestiva la proiezione, sulle lenzuola bianche appese sulle ringhiere, di alcune immagini del carcere “per incontrare altri volti che non possono essere presenti fuori, altre voci di Dentro San Vittore che vogliono essere ascoltate e ricordate”. Il Reading “LE VOCI DI DENTRO” sarà replicato a Milano Bookcity 2020.(Olivia Giuli)