La pandemia di Coronavirus sta scombussolando il mondo intero. Molti governi hanno deciso di liberare migliaia di detenuti per evitare un’impennata di contagi nelle carceri. E’ quanto si legge sul quotidiano Le Monde partendo dalla situazione della Francia, dove in 2 settimane il numero di prigionieri è diminuito di 3.513, come conseguenza delle scarcerazioni anticipate decise dai giudici e del calo delle persone incarcerate, mentre l’attività giudiziaria procede a rilento. Tra il 14 e il 27 marzo il calo della popolazione carceraria nazionale e’ stato pari al 5% del totale – 70.500 detenuti prima della crisi sanitaria – come confermato dal ministero della Giustizia francese. Il ministero della Salute ha auspicato una riduzione del 30%, ma finora nella maggior parte dei casi non ha superato il 5-10%. In realta’ l’esortazione a scarcerare i detenuti “piu’ vulnerabili”, come gli anziani, quelli malati e i minori e’ arrivata nei giorni scorsi dall’Alto Commissario per i diritti umani dell’Onu, Michelle Bachelet. “Il Covid-19 ha iniziato a colpire le prigioni e i centri di detenzione per gli immigrati, cosi’ come gli ospizi e gli ospedali psichiatrici, e rischia di scatenarsi nelle popolazioni estremamente vulnerabili di tali istituzioni”, ha sottolineato Bachelet.
Fin da quanto l’epidemia è iniziata, l’Iran è stato uno dei primi paesi ad optare per consentire l’uscita temporanea dalle carceri, in tutto di oltre 85 mila detenuti – risultati negativi ai test e con condanne inferiori a 5 anni – proprio per impedire la diffusione del nuovo coronavirus nei penitenziari super-affollati.
In Turchia un disegno di legge del partito Akp del presidente turco Recep Tayyip Erdogan permettera’ a circa 90 mila condannati di beneficiare dell’amnistia, e 70 mila di loro finiranno di scontare la pena agli arresti domiciliari.
Anche l’Indonesia scarcerera’ in anticipo circa 30 mila detenuti, per ridurre il sovraffollamento durante l’epidemia e in India sono in corso trattative per la liberazione di migliaia di detenuti. Nel Maharashtra sono 11 mila quelli che lasceranno le celle mentre la prigione di massima sicurezza di Tihar, a New Delhi, ne liberera’ circa 3 mila.
In Afghanistan un decreto presidenziale ha stabilito che fino a 10 mila detenuti saranno liberati entro i prossimi giorni, per lo piu’ donne, bambini, malati gravi e detenuti di eta’ superiore ai 55 anni.
Infine, anche a New York City sono tornati liberi 650 detenuti, tutti condannati per reati minori e non violenti, condannati a pene inferiori a un anno.
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