"Adottare misure molto più incisive e di pressoché automatica applicazione, in grado di portare nel giro di pochi giorni la popolazione detenuta sotto la soglia della capienza regolamentare effettivamente disponibile". E' quanto chiede la Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà in un appello al presidente della Repubblica, alle Camere, ai presidenti delle Regioni e ai sindaci per ulteriori misure di riduzione della popolazione detenuta nelle carceri. All'appello - riporta una nota del Consiglio regionale - aderisce anche il Garante regionale dei diritti della persona del Friuli Venezia Giulia, Paolo Pittaro.
"I primi casi di positività alla Covid-19 registrati in alcuni istituti penitenziari hanno riportato l'attenzione sui rischi connessi alla sua possibile diffusione in carcere - osserva la Conferenza - dove le misure di prevenzione prescritte alla popolazione in libertà non possono essere rispettate in condizioni di sovraffollamento". Per la Conferenza, "i provvedimenti legislativi presi dal Governo sono largamente al di sotto delle necessità". "Con quelle misure non solo non si supera il sovraffollamento esistente (formalmente di 7-8.000 persone, sostanzialmente di almeno 10.000), ma non si garantisce il necessario distanziamento sociale richiesto a tutta la popolazione per la prevenzione della circolazione del virus.
Servono, e urgentemente - conclude - ulteriori misure di rapida applicazione, che portino la popolazione detenuta al di sotto della capienza regolamentare effettivamente disponibile".