Nel carcere 'Lorusso e Cutugno' di Torino ha aperto 'Liberamensa', il ristorante che vedrà impegnati 16 detenuti della cooperativa Ecosol. "Un'occasione di riscatto e di reinserimento nella società - spiega Domenico Minervini, direttore della casa circondariale - In carcere, su 1300 detenuti, 230 lavorano con diverse cooperative. I percorsi come questo, se professionalizzanti, permettono una reale crescita e migliorano la vita all'interno della struttura".
Destinato alla pausa pranzo di chi lavora nel carcere, sarà aperto al pubblico i venerdì e i sabato sera, con ingresso dalle 20 alle 20.30 prenotando, entro le 14, al numero 3458784980. I piatti vengono preparati con le produzioni interne di pane, pasta fresca, dolci, zafferano, erbe aromatiche e con carne e verdura di piccoli produttori selezionati.
"Per chi è dietro le sbarre - commenta Bruno Mellano, garante regionale dei detenuti - diventa più semplice convivere con il sovraffollamento se, durante il giorno, è impegnato in altre attività. Queste iniziative devono essere la premessa per altre simili. Nelle carceri italiane lavorano meno di 20 detenuti su 100 e molte mansioni sono poco professionalizzanti. Al ristorante, invece, il lavoro è 'vero' e una volta fuori un detenuto può anche trovare un'occupazione".
Ansa.it