Al Torino Film Festival le vittime dimenticate degli anni di piombo
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Al Torino Film Festival le vittime dimenticate degli anni di piombo   

23/11/2020 


 E’stato presentato ieri fuori Concorso al Torino Film Festival il film documentario di Monica Repetto, 1974 1979 - Le nostre ferite, prodotto da Deriva film, opera corale che ha per protagonista gente comune sopravvissuta alla violenza politica di quegli anni e presto dimenticata dalla stampa.

Tra i testimoni ritrovati e intervistati  Vincenzo Ammirata, al tempo poliziotto, che il 3 maggio 1979 rimase gravemente ferito  nello scontro a fuoco con le Brigate Rosse che avevano  attaccato la sede della Democrazia Cristiana a Roma. Ammirata riportò lesioni a un polmone e a una gamba, mentre i suoi colleghi, Antonio Mea e Pietro Ollanu rimasero uccisi. Ricordano la sensazione della morte sfiorata anche gli allora studenti Luigi, universitario del collettivo di Medicina di Roma e il liceale Francesco, feriti a distanza di pochi giorni dai neofascisti nel 1974.  Invece Annunziata Miolli, detta Nunni , femminista del collettivo casalinghe benché colpita, assieme a un’altra attivista, dai mitra e dalle molotov dei NAR mentre va in onda “Radio Donna” nella sede di Radio Città Futura, rimpiange la stagione di lotte femministe che definisce “un momento magico”. 

Il ricordo di Luigi Schepisi, al tempo militante della sinistra extraparlamentare,  ridotto in gravissime condizioni da un gruppo di neofascisti che lo aggredirono a sprangate in piazza Armellini, rievoca legami tra protagonisti e vittime della violenza estremista del tempo. Per l’aggressione a Schepisi la polizia arrestò e Angelo Mancia, attivista del MSI, che, accusato di tentato omicidio, non arrivò alla sentenza. Nel 1980 fu ucciso in un agguato rivendicato  dalla “Volante rossa” come vendetta per l’omicidio deldiciannovenne Valerio Verbano,ammazzato tre settimane prima dai neofascisti  che lo aspettavano nel suo appartamento, dopo aver legato e imbavagliato i genitori. Vittime di formazioni opposte con in comune solo la giovane età e il fatto che i loro delitti sono ancora oggi i impuniti (f.g.)