Addio a Ezio Bosso, Testimone della libertà della musica anche in carcere
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Addio a Ezio Bosso, Testimone della libertà della musica anche in carcere  

15/05/2020 


 "Stasera è dedicata al muoversi. Al muoversi dentro che diventa muoversi fuori. Un muoversi che solo la musica può dare. Allora prima di iniziare il nostro viaggio verso l'utopia, che vi sveleremo solo alla fine, vorrei dirvi che io ho un grande onore nella vita, che sono un uomo fortunato, di lavorare con qualcuno che si occupa di portare a muoversi ovunque, nelle carceri, negli ospedali, facendo la musica. Personalmente sono orgoglioso di essere Ambasciatore dell'Associazione Mozart14 e il concerto è per noi e per tutti quelli che si muovono e lo dedico a voi."

Con queste parole Ezio Bosso, aveva commentato la nomina ad Ambasciatore e Testimone internazionale nel 2017 da parte dell’Associazione Mozart 14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, portati avanti dalla figlia Alessandra. All’Associazione si deve la nascita, tra le tante iniziative, del Coro Papageno nella Casa Circondariale Dozza di Bologna e, più di recente, dei laboratori di songwriting e musicoterapia di Leporello con i ragazzi reclusi nel carcere minorile del Pratello di Bologna

L’associazione Mozart14 ha salutato il Maestro, scomparso ieri, con una sua frase:

“La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare e ascoltarci l’un l’altro .Grazie Ezio”
(ab)